Quest’anno la Regione Sicilia ha attivato una misura straordinaria di contrasto alla povertà, il Reddito di Povertà 2025, un contributo economico una tantum fino a 5.000 euro destinato ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica. Dal 7 luglio iniziano i pagamenti del tanto atteso bonus, gestito attraverso IRFIS‑FinSicilia. Il bando è stato aperto dal 25 febbraio al 15 aprile 2025, con risorse stanziate pari a 30 milioni di euro. Vediamo insieme in questo articolo tutto ciò che c’è da sapere sul bonus.
Cos’è il Reddito di Povertà 2025?
Il Reddito di Povertà 2025 è una misura a fondo perduto, erogata una sola volta, pensata per nuclei familiari con ISEE inferiore a 5.000 euro e residenti in Sicilia da almeno cinque anni. L’importo varia in base al punteggio assegnato in graduatoria, fino a 5.000 euro per punteggi oltre 30, 3.500 euro fino a 30 punti e 2.500 euro fino a 20 punti. È previsto che i beneficiari siano coinvolti in attività socialmente utili, in collaborazione con i comuni, ma tali attività non configurano un rapporto di lavoro subordinato.
Il sistema di erogazione del bonus è formato da due fasi principali:
- Presentazione della domanda (online, tramite SPID/CNS);
- Caricamento dell’attestazione comunale entro 30 giorni dalla graduatoria, necessaria per ottenere l’erogazione.
A chi spetta il Reddito di Povertà 2025?
Possono accedere al Reddito di Povertà 2025:
- Famiglie con ISEE inferiore a 5 mila euro;
- Residenza in Sicilia di almeno 5 anni;
- Assenza di condanne per reati specifici o misure di prevenzione.
Per l’erogazione del bonus viene stilata una graduatoria basata su criteri economici e sociali, punteggio alto per nuclei con ISEE basso, famiglie numerose, presenza di figli minori, affitto regolare, condizioni di disagio sociale.
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A quanto ammonta il Reddito di Povertà 2025?
L’importo del Reddito di Povertà 2025 dipende in base al punteggio, secondo questa struttura:
- 5.000 euro per famiglie con superiore di 30 punti;
- 3.500 euro per quelle con massimo 30 punti;
- 2.500 euro per punteggio fino a 20 punti.
Importante notare che l’assegno è erogato una sola volta, non è frazionabile e non deve essere restituito, in quanto a fondo perduto.
Quando arriva il pagamento del Reddito di Povertà 2025?
I primi accrediti del Reddito di Povertà 2025 sono previsti dopo il caricamento della documentazione comunale e l’esito positivo dell’istruttoria. In particolare, dal 7 luglio inizieranno i pagamenti per chi ha già caricato i documenti.
Nel caso di scorrimento della graduatoria, l’erogazione avviene entro 30 giorni dalla comunicazione ufficiale via PEC o raccomandata A/R, seguita dal caricamento del modulo richiesto.
Come richiedere il Reddito di Povertà 2025?
La domanda andava presentata esclusivamente online dal 25 febbraio al 15 aprile 2025, tramite piattaforma IRFIS‑FinSicilia, con SPID di livello 2 o CNS. Ea richiesto allegare la seguente documentazione:
- ISEE 2025;
- Carta d’identità e deleghe, se richiesta tramite delegato;
- Codice IBAN intestato al richiedente;
- Autocertificazioni: residenza in Sicilia da 5 anni, composizione del nucleo, eventuali condizioni di disagio e dichiarazioni antiriciclaggio.
Il modulo online richiede l’inserimento di dati anagrafici e di reddito, ISEE, IBAN, deleghe e accettazione delle condizioni di erogazione.
Dopo la pubblicazione della graduatoria definitiva, i beneficiari avevano 30 giorni di tempo per accedere alla piattaforma e caricare un attestato rilasciato dal Comune, che certificasse una delle seguenti condizioni:
- Avvio di attività socialmente utile;
- Inidoneità psicofisica allo svolgimento di tali attività;
- Mancata attivazione di progetti comunali disponibili.
Senza questo documento, l’accesso al pagamento veniva automatica escluso.
Cosa fare in caso di scorrimento delle graduatorie?
Chi non era inizialmente in graduatoria può rientrare mediante scorrimento, dopo il 18 giugno, quando i posti vacanti sono assegnati. In questi casi, IRFIS invia una comunicazione via PEC o raccomandata, e il nuovo beneficiario ha 30 giorni per caricare la documentazione comunale.
In alternativa, la Regione valuta un rifinanziamento del Fondo, ampliando la platea dei beneficiari senza necessità di una nuova domanda.
Cosa succede se non si carica il modulo entro i termini?
Il mancato caricamento dell’attestazione comunale entro i 30 giorni dalla graduatoria comporta l’esclusione automatica dall’erogazione, senza possibilità di ulteriori integrazioni. Nei casi successivi, è comunque possibile rientrare solo tramite scorrimento o rifinanziamento, ma non si può più rientrare nella graduatoria iniziale.