A luglio non ci sarà alcuna interruzione nell’erogazione dell’Assegno di Inclusione (ADI), grazie a un bonus ponte che coprirà il mese di stop previsto per i nuclei che hanno completato le prime 18 mensilità. Vediamo insieme in questo articolo di cosa si tratta, chi ne ha diritto, come rinnovare ed i requisiti richiesti.
Cos’è il Bonus ponte luglio 2025?
Annunciato negli ultimi giorni di giugno dal Ministero del Lavoro, il bonus è un contributo straordinario che sarà erogato tra la fine di giugno e i primi giorni di luglio. Non rappresenta una nuova rata ADI, ma serve a colmare il gap di 30 giorni previsto dalla normativa. Il tutto è stato approvato in Consiglio dei Ministri ed è atteso via decreto o circolare attuativa.
Perché a luglio non arriva il pagamento dell’Assegno di inclusione?
L’ADI, introdotto dal 1° gennaio 2024 con il Decreto lavoro 2023, è erogato per un massimo di 18 mensilità consecutive. Chi ha ricevuto la prima rata a gennaio 2024 vedrà la mensilità del giugno 2025 come l’ultima del ciclo iniziale. Dopo ciò, per legge, è prevista una sospensione tecnica obbligatoria di un mese prima di avviare il secondo ciclo da 12 mesi.
Tuttavia, questa pausa. che colpirebbe circa 360.000 nuclei, verrebbe coperta da un contributo straordinario ponte, con l’obiettivo di garantire continuità nel sostegno economico.
A chi spetta il Bonus ponte di luglio 2025?
Il Bonus ponte di luglio 2025 spetta ai beneficiari partiti a gennaio 2024, infatti essi ricevono l’ultimo accredito a giugno e subiscono una sospensione a luglio 2025. La misura verrà erogata più tardi per i beneficiari che hanno iniziato l’ADI dopo febbraio 2025, infatti loro proseguiranno nel ciclo dei 18 mesi, con la sospensione spostata di conseguenza.

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Cosa fare per proseguire con l’ADI?
Per rinnovare e continuare con il ciclo di 12 mesi dell’ADI, bisogna:
- Attendere la fine del primo ciclo (giugno per partenza a gennaio).
- Dal 1° luglio è possibile presentare la nuova domanda:
- Online tramite portale INPS (accedendo con SPID/CIE/CNS)
- Presso CAF o patronato
- Se il nucleo familiare non è cambiato, non serve sottoscrivere un nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD); basterà una riattivazione della procedura
- Se il nucleo è cambiato (nascite, decessi, ecc.), è necessaria una nuova domanda e la firma di un nuovo PAD.
- Il nuovo ciclo di 12 mensilità partirà dal secondo mese successivo alla scadenza del primo (ossia da agosto 2025).
Rinnovo ADI: Requisiti
Per continuare a ricevere l’ADI nel nuovo ciclo, è necessario:
- Essere cittadini dell’Unione, titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o titolari di status di protezione internazionale.
- ISEE fino a 10.140 euro (o fino a 8.190 euro per nuclei con over 67 o disabili).
- Residenza in Italia da almeno 5 anni (ultimi 2 continuativi).
- Presenza nel nucleo familiare di almeno:
- un minorenne,
- una persona over 60,
- una persona con disabilità,
- o persona in condizioni di svantaggio sociale certificato.
- Sottoscrizione del PAD tramite piattaforma SIISL (solo se nucleo variato).
- Patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore a 30.000 euro.